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Al crepuscolo del Settecento, il medico e gentiluomo piemontese Giovanni Battista Balbis si lasciò alle spalle il Regno di Sardegna per mettersi in gioco in un viaggio di formazione attraverso gli Stati italiani. Il ricordo di quei mesi, tra il 1792 e il 1793, durante i quali gli itinerari del Grand Tour s'identificarono con quelli del pensiero scientifico dei Lumi trovò spazio in un dettagliato resoconto che fu però più del Journal di un viaggio in Italia. Nelle sue dense pagine, Balbis intrecciò infatti i temi del viaggio materiale settecentesco con quelli dei suoi numerosi incontri con uomini di scienze e di lettere avvenuti nell'Italia delle riforme ormai scossa dall'eco della Rivoluzione francese. Impegnato a trarre il maggior beneficio da quanto, non solo sotto il profilo artistico, il suo itinerario gli offriva, il medico di Moretta ben colse però anche alcune delle trame che avevano innervato il mondo di Antico Regime.